28 agosto 2006

Grotte

Partiamo dopo grandi pulizie e un salto alla mostra mercato dei prodotti locali con direzione le grotte di Bétharram con tanto dispiacere per dover lasciare un posto simpatico . La rotta tracciata coinvolge molte strade che sulla carta vengono segnate in verde. Passiamo infatti tra splendidi paesaggi con poco traffico. Dopo il col d'Osquich ci fermiamo in una cooperativa ad acquistare del formaggio di pecora AOC. Splendida la foresta del Bois du Bager con molte persone in cerca di funghi. Intanto continua a piovere con forti scrosci. Deserta anche Mauleon Licharre "capitale" dell' espadrillas. Arrivati alle grotte prendiamo in tempo l'ultima visita del giorno che parte alle 18. Ci sono due code da fare: una per prendere i bus che portano all'entrata, ed un'altra all'entrata vera e propia,ma per fortuna, vista l'ora non c'è quasi nessuno in fila con noi, anche se le lunghe transenne facciamo sospettare tempi di attesa assai dilatati. All'interno spiegazioni in tutte le lingue illustrano le varie concrezioni multicolori davvero belle e molto visibili,in quanto le sale ed il cammino sono spesso molto bassi. Lungo percorso ripartito su 5 livelli, dapprima a piedi,poi su una barca ed infine in trenino. Si è fatto tardi: alcuni trapanesi del giro si offrono di accompagnarci presso la loro area di sosta a Lourdes che dista una decina di chilometri. L'area è assai vicina al centro, ma cinta come un fortino con alte cancellate: fuori piazzali con nomadi frammisti a bus e camper. Piccola escursione in centro giusto per scoprire che è una "colonia" italiana sia per i numerosi gruppi di connazionali che per la presenza in ogni negozio (e non sono pochi) di commessi italiani o italiofoni. L'area comunque è condivisa con pullman che arrivano e partono a qualsiasi ora. Anche noi partiamo di buon mattino in quanto la tariffa (6€) è su 12 ore.

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