15 giugno 2007

Lombardia: camper non catalizzati sospeso il fermo

La Regione Lombardia rinvia il piano antismog che avrebbe stoppato gli «Euro 0»
Auto non catalizzate, sospeso il fermo.
Dal 1° luglio però non potranno più circolare i vecchi autobus a gasolio. Polemica dai Verdi

Non scatterà il primo luglio l’interdizione alla circolazione dei veicoli privati pre-euro voluta dalla Regione Lombardia nel piano delle legge antismog. Il Pirellone ha fatto dietrofront sull’applicazione del divieto che avrebbe coinvolto sul territorio lombardo un milione di auto inquinanti e almeno 870mila tra moto e motorini non catalizzati (a due e quattro tempi).Il tutto in attesa che il Governo emani il regolamento di omologazione sui filtri antiparticolato e ritiri l’impugnazione alla Corte Costituzionale della Legge regionale sulla qualità dell’aria (i limiti alla circolazione dei veicoli non sarebbero, secondo il Governo, materia di legislazione regionale).«Due cose ci mettono in forte difficoltà: - ha dichiarato ieri il presidente lombardo Roberto Formigoni - il Governo non ha ancora ritirato il ricorso contro la nostra legge nonostante le assicurazioni del sottosegretario Letta e, anzi, è giunta notizia che la Consulta ha fissato la prima udienza per dicembre, e in secondo luogo il Governo da un anno non emana il regolamento che permette l’installazione dei filtri antiparticolato sui veicoli». Per questi motivi Formigoni ha sottolineato come la Regione non sia in grado di emanare provvedimenti attuativi per applicare la legge antismog.Mentre quindi i proprietari di vecchie auto tirano un fiato di sollievo, per il governatore lombardo «si devono prendere una serie di provvedimenti attuativi che siano effettivamente possibili da seguire per i cittadini lombardi». Tra questi per ora, quindi, non c’è l’interdizione alla circolazione per i veicoli ritenuti più inquinanti.«La nostra legge - ha comunque specificato Formigoni - parla di limitazione per i veicoli non catalizzati, non parla di sterminio, di eliminazione o di messa al bando delle vecchie auto. E noi siamo tenuti ad applicare la legge...». Mentre i Verdi si dicono «sbalorditi per le dichiarazioni dei vertici regionali», l’accusa che viene rivolta a Formigoni è di «aver parlato per mesi della messa al bando delle auto non catalitiche - come ha osservato il capogruppo Carlo Monguzzi - e invece alla fine fanno praticamente la stessa cosa dell’anno scorso: qualche ora di blocco. È una colossale presa in giro per chi ha già rottamato l’auto». Tutto mentre il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Cipriano (Ds), si dice «meno preoccupato», tornando a chiedere di presentare il piano attuativo della legge antismog (ovvero il dettaglio di quello che si farà e dei finanziamenti stanziati) e ha rimarcato la necessità di una riflessione («perché noi non abbiamo mai chiesto di bloccare tutte le non catalitiche: bisogna distinguere fra chi ha una terza auto che è un euro 0 e un pensionato a cui non si può certo chiedere di cambiare la macchina. E pensare agli incentivi»). Su questo fronte si registra anche la proposta del bresciano Arturo Squassina (Ds) che chiede incentivi per la sostituzione delle auto per i soggetti socialmente deboli e «deroghe particolari per coloro che hanno un utilizzo molto limitato dell’auto, come gli anziani». La limitazione prevista dalla legge regionale verrà invece attuata sul trasporto pubblico locale: a partire dall’1 luglio non potranno più circolare gli autobus a gasolio Euro 0 che dovranno essere o sostituiti o dotati di filtro antiparticolato. Nel frattempo, per capire quali saranno eccezioni, differenze e contributi erogati dalla Regione ai privati che demoliranno i veicoli vecchi si dovrà aspettare il piano attuativo che, secondo i vertici lombardi, va presentato entro giugno. Se il problema si pone per le auto non catalizzate (e non alimentate a metano o gpl) e le due ruote a due tempi, una precisa deroga per le moto e gli scooter euro 0 (che si sarebbero dunque fermati già a luglio) è stata chiesta da Luca Ferrazzi (An), sulla scorta di una richiesta nata da un emendamento alla legge approvato dal Consiglio regionale, e valutato il limitato impatto inquinante delle due ruote a quattro tempi.

Roberto Manieri da Il giornale di Brescia del 31 maggio 2006